I Segreti del Supramonte - Seconda parte

La seconda parte del viaggio alla scoperta del Supramonte, inizia in un ovile di pastori, che con la loro cordiale ospitalità, permettono al visitatore curioso di vivere a fondo l'esperienza di queste montagne a contatto con il lavoro dal sapore antico del capraro. Le immagini mostrano sas pinnetas, le costruzioni dei pastori, fatte con un'ossatura di tronchi di ginepro, che poggiano su un basamento di pietre, il tetto è una copertura di frasche. Al centro su fokile, il posto del fuoco, e gli sgabelli di fèrula. L'allevatore racconta in lingua sarda, nella variante barbaricina, la dura vita del pastore sui monti e la sua idea di parco. Il Supramonte, con la sua natura carsica crea suggestivi paesaggi di grotte, fiumi sotterranei e sorgenti, racchiude luoghi come la Gola de su Gorropu, il lungo canion dove le acque del rio Flumineddu scompaiono nelle rocce ricomparendo solo molti km dopo. Tra questi monti sono racchiusi nuraghi ancora intatti, quali il Nuraghe Mereu. Cala Luna e le altre grotte sulla costa sono raggiungibili solo via mare. Le ripide falesie sono interrotte da piccole spiagge prese d'assalto dai turisti. Il viaggio in questa natura incontaminata, con i suoi fiori primaverili, cormorani e falchi, volge al termine con la speranza che una giusta regolamentazione del turismo eviti che questi paradisi subiscano un degrado e che, al contrario, vengano salvaguardati e valorizzati attraverso l'istituzione del parco.

Iniziativa a cura del Centro di Servizi Culturali Società Umanitaria - Cineteca Sarda