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 𝐃𝐚 𝐬𝐚𝐛𝐚𝐭𝐨 𝟏𝟔 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 𝐬𝐢𝐧𝐨 𝐚 𝐯𝐞𝐧𝐞𝐫𝐝𝐢̀ 𝟐𝟐 𝐦𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨 è disponibile sulla piattaforma di Sardinia.media:

𝐔𝐍 𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐎 𝐈𝐍 𝐁𝐀𝐑𝐁𝐀𝐆𝐈𝐀 di Vittorio De Seta (1958).

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Buona visione! 📽🎬🍿

👉 per chi desidera approfondire, ecco alcune info sul film 

𝐔𝐍 𝐆𝐈𝐎𝐑𝐍𝐎 𝐈𝐍 𝐁𝐀𝐑𝐁𝐀𝐆𝐈𝐀
𝐑𝐞𝐠𝐢𝐚 𝐞 𝐟𝐨𝐭𝐨𝐠𝐫𝐚𝐟𝐢𝐚: Vittorio De Seta
𝐌𝐨𝐧𝐭𝐚𝐠𝐠𝐢𝐨: Fernanda Papa
𝐀𝐢𝐮𝐭𝐨 𝐫𝐞𝐠𝐢𝐬𝐭𝐚: Vera Gherarducci
𝐎𝐫𝐠𝐚𝐧𝐢𝐳𝐳𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: Agostino Zimelli
𝐏𝐫𝐨𝐝𝐮𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞: Vittorio De Seta

🔹 𝐈𝐥 𝐟𝐢𝐥𝐦 "La vita quotidiana in tre paesi della Barbagia: Orgosolo, Mamoiada, Oliena, unificati dalla macchina da presa in un′unica realtà urbana con caratteristiche comuni e intercambiabili. Alle loro spalle le aspre e bianche cime del Supramonte dove i pastori - già filmati nel precedente lavoro di De Seta, Pastori di Orgosolo - conducono la loro vita quotidiana. [...] Costruito come "giornata tipo" di un tempo fermo che si ripete da secoli, il film di De Seta si apre con l′alba lavorativa e si conclude, dopo l′arrivo dell′autobus a Orgosolo - unica comunicazione quotidiana con l′esterno - con i bambini che vengono messi a letto.
Ricostruzione documentaria di un mondo isolato che travalica le differenze - pur notevolissime e più spesso neanche pacifiche - tra i paesi in cui è stato girato, è anche questo uno straordinario esempio "flahertiano" che affida la comunicazione alla sola scelta di immagini, senza commento parlato, ma con una gamma di suoni e rumori naturali che accrescono il senso di naturalezza e verosimiglianza. Il repertorio di immagini degli interni delle case, non sempre visibili nei documentari, è uno straordinario campionario etnovisivo che comprende la raffinatezza di certi arredi e la presenza, quasi anacronistica, de "su foghile", il fuoco al centro della stanza, senza alcuno sbocco all′esterno, che denoterebbe povertà estrema ma che, evidentemente, era ancora il modo più comune, di riscaldare le stanze."
[Gianni Olla, Dai Lumière a Sonetàula, CUEC, 2008]

🔹 𝐕𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐃𝐞 𝐒𝐞𝐭𝐚 (1923-2011) Regista e sceneggiatore. Interrompe gli studi di architettura per dedicarsi al cinema, inizialmente come assistente e quindi come aiuto-regista e co-sceneggiatore di Vacanze d′amore (1952) di J.-P. Le Chanois. Nel 1954 esordisce nel documentario con Pasqua in Sicilia, seguito nello stesso anno da Lu tempo de li pisci spata e da Isole nel sole, premiato al Festival di Cannes. Dotato di un occhio indagatore e di una vena stilistico-estetica coltivata sui classici del genere e affinata in modo del tutto personale, rappresenta una delle prime figure di film-maker totale del cinema italiano, che cura personalmente la fotografia, il montaggio, la colonna sonora ecc. Si conferma come grande documentarista con i successivi Sulfatara e Contadini del mare, entrambi del 1955, con Pescherecci del 1957, e soprattutto con Pastori di Orgosolo e Un giorno in Barbagia, ambedue del 1958. È sulla base dell′esperienza con i pastori sardi che nasce il suo primo lungometraggio a soggetto, Banditi a Orgosolo (1961), drammatica radiografia di una civiltà quasi arcaica, esplorata senza alcuna concessione al folclore e alla retorica mélo. [...]

👉 L′iniziativa rientra nell′ambito delle attività previste dalla 𝐒𝐨𝐜𝐢𝐞𝐭𝐚̀ 𝐔𝐦𝐚𝐧𝐢𝐭𝐚𝐫𝐢𝐚 – 𝐂𝐢𝐧𝐞𝐭𝐞𝐜𝐚 𝐒𝐚𝐫𝐝𝐚 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐒𝐚𝐫𝐝𝐞𝐠𝐧𝐚 (𝐂𝐚𝐠𝐥𝐢𝐚𝐫𝐢, 𝐂𝐚𝐫𝐛𝐨𝐧𝐢𝐚 𝐞 𝐀𝐥𝐠𝐡𝐞𝐫𝐨) per venire incontro al pubblico sardo in questo momento di forte disagio causato dal Covid-19, garantendo in questo modo visibilità all′immenso patrimonio audiovisivo che custodisce.

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