La Cineteca Sarda

La Cineteca Sarda, con sede a Cagliari, viene fondata nel 1966 a Santulussurgiu durante un incontro sull'organizzazione della cultura cinematografica in Sardegna.

Lo statuto allora approvato, prevedeva 3 principali finalità:

1. Arricchire il patrimonio dei film in circolazione rompendo l'isolamento che, anche in questo campo, è causa di ritardi per la rinascita sarda;

2. Favorire una più agevole distribuzione di film, documentari ed altro materiale audiovisivo ai gruppi interessati;

3. Scegliere e mettere in circolazione nuovi film e documentari particolarmente adatti alla situazione isolana ed agli interessi dei sardi, al fine di stimolare la partecipazione attiva delle popolazioni ai processi di trasformazione economica, sociale e culturale.

La Cineteca sarda, è perciò lo strumento attraverso cui si sono realizzati fondamentalmente gli obiettivi educativo-culturali dell'ufficio sardo, prima, e del Centro di Servizi Culturali, in un secondo tempo della Società Umanitaria, contribuendo in maniera determinante alla circolazione di film e documentari adatti a stimolare la partecipazione attiva delle popolazioni sarde ai processi di organizzazione e trasformazione culturale.

Dal 1986 organizza il Convegno "Cinemacittà" per il coordinamento delle attività cinematografica e audiovisive nell'area metropolitana, con partecipazioni nazionali ed internazionali di assoluto rilievo che le hanno confermato il ruolo di primo piano e di riferimento indispensabile delle attività audiovisive nell'Isola. Gli atti dei convegni vengono editi nel periodico Filmpraxis

Nel 1987 ha dato avvio al progetto "La Sardegna nello schermo" con il recupero, l'acquisizione e la messa in circolazione dei documenti della memoria audiovisiva della regione e la realizzazione di cataloghi e guide ragionate per l'uso didattico e culturale. I risultati di tale lavoro sono stati presentati nelle edizioni del Convegno "La Sardegna nello schermo" svolti ininterrottamente dal 1993 al 1997.