{Lost Citizens}
Italia - 2014 durata 46 min.
documentario
Lost Citizens: documentario sulla crisi del Sulcis Iglesiente finanziato attraverso una campagna di crowdfunding. Regia Sebastiana Etzo e Carla Etzo, riprese e montaggio Vincenzo Rodi, musica Marco Messina (99 Posse), suono Marco Della e Monica Marco Messina.
Si terrà martedì 17 giugno alle 21 nei locali del Centro servizi culturali della Società Umanitaria – Cineteca Sarda in Viale Trieste 118-126 a Cagliari, la proiezione del documentario Lost Citizens di Sebastiana e Carla Etzo.
IL DOCUMENTARIO Al centro del film la crisi del lavoro nel Sulcis Iglesiente raccontata da padri e figli impegnati ogni giorno nella faticosa tutela dell’occupazione o nella ricerca di un posto che permetta loro un’esistenza dignitosa e “normale”. Ma il patto generazionale sembra lacerarsi, mentre una politica industriale miope fatica a trovare soluzioni a breve termine. In questo contesto, le lotte operaie e le proteste dei lavoratori, seppur sempre più frammentarie, sono percepite dai protagonisti come fondamentali per la difesa del diritto al lavoro.
Lost Citizens nasce da un’idea di Sebastiana Etzo, sarda trapiantata a Londra, animata dalla volontà di capire e raccontare quello che accade nel Sulcis Iglesiente: con il suo passato minerario questo territorio rappresenta la culla della più antica working class isolana, oggi considerato una delle province più povere d’Italia ma anche emblema dei cambiamenti del mercato del lavoro, della precarizzazione, delle conseguenze della delocalizzazione che generano un’incertezza lavorativa e il progressivo indebolimento dello stato sociale.
Del progetto fanno parte anche la giornalista Carla Etzo, co-regista, e il cineoperatore Vincenzo Rodi che si è occupato delle riprese e del montaggio. I lavori e le riprese del film sono iniziati nella seconda metà del 2012 con interviste a coppie di genitori e figli (operai, cassaintegrati, pensionati, giovani alla ricerca di occupazione). I principali protagonisti sono Antonello e Alessandro Pirotto; Silvestro e Gian Marco Mocci; Carlo e Michela Martinelli con Enea Concu; Enzo e Tiziana Pisu; Lilli Pruna.
IL CROWDFUNDING Per poter finanziare la fase successiva alle riprese, con l’obiettivo di garantire maggiore qualità al documentario, è stata organizzata una campagna di crowdfunding su una piattaforma on line specializzata, www.sponsume.com.
Crowdfunding significa “finanziamento dalla folla": questo tipo di iniziativa punta a sfruttare le potenzialità della rete per coinvolgere il numero più ampio possibile di contatti che possono contribuire alla realizzazione del progetto e diventarne parte, anche con piccole somme di denaro.
La proiezione martedì 17 giugno è possibile grazie alla Società Umanitaria Cineteca Sarda di Cagliari
Autori e collaborazioni
Sebastiana Etzo: africanista e sociologa di formazione, vive a Londra e lavora principalmente come ricercatrice freelance e consulente per lo sviluppo internazionale. Ha ampiamente studiato problemi di disuguaglianza, diritti socio-economici e dei movimenti sociali in Africa sub-sahariana. Attualmente si trova in Sud Sudan dove collabora con una organizzazione internazionale che fornisce servizi legati alla salute riproduttiva delle donne. Questo è il suo primo film documentario.
Carla Etzo: giornalista professionista, vive a Cagliari e ha collaborato con il principale quotidiano sardo "L'Unione Sarda" e con testate nazionali come "Repubblica Salute". Come esperta di comunicazione e uffici stampa ha lavorato per diversi enti pubblici. Al momento cura la comunicazione per un progetto europeo di implementazione dei servizi del lavoro della Provincia del Medio Campidano.
Vincenzo Rodi è un regista e cameraman freelance con una consolidata esperienza con le TV locali sarde e con i media nazionali. Ha scritto e prodotto diversi documentari e cortometraggi e recentemente ha vinto il primo premio al Festival Internazionale del Cortometraggio Botanico (Cernobbio, 2012) con il film "Ortuabis”.
Marco Messina è musicista, produttore e compositore. Tra i fondatori dei 99 Posse negli anni 90, ha creato con i Retina.it, l’etichetta Mousikelab, diventando un punto di riferimento per la scena elettronica italiana. Nel 2009 compone, con Massimiliano Sacchi, la colonna sonora de “La bocca del lupo”, documentario di Pietro Marcello, prodotto dalla Indigo Film e vincitore di molti premi tra cui il David di Donatello (miglior documentario) ed il Torino Film Festival (miglior film).
Marco Della Monica, ha collaborato a diversi progetti con Messina, ha curato il suono del film “Una montagna di balle” (2009) per la regia di Nicola Angrisano dedicato alla questione dei rifiuti e dei veleni della Campania. Ha curato la post produzione del suono per Lost Citizens.
Trailer:
Centro servizi culturali Società Umanitaria - Vico I XX Settembre, Cagliari - Tel. 070 278630 - cinetecasarda@umanitaria.it